Olivetti Prodest Pc 128

Orbital Mission

Orbital Mission

E già che c’ero perché non chiamare in causa per la seconda volta consecutiva la Cocktail Vision? Questa volta vi parlo di ORBITAL MISSION. Orbital Mission è un video-game contenuto in una sorta di bundle che contiene anche IMPERIALIS, ma magari ne parlerò un’altra volta.

Trama vuole che una razza aliena, gli Orglubs, si siano inculati un’astronave terrestre, la Orbital e tocca a noi andare nello spazio a recuperarla. Ovviamente energia e carburante sono limitati e bla bla bla.

Orbital Mission, PC128
A caccia di Orglubs!

Il gioco è diviso a sua volta in due (o forse anche tre) mini-giochi. La prima fase è quella di partenza dove dobbiamo spostarci all’interno dello “spazio conosciuto” (che poi sarebbero i limiti del RADAR) utilizzando i tasti da 1 a 8 e aumentando/diminuendo la velocità con i tasti freccia.

La nostra posizione è rappresentata dal numero di colore rosso. Dove è scritto ZERO, non c’è nessun nemico. Quando però, siamo in una casella rappresentata da un numero, allora ci si deve fermare, premere il tasto “C” (mi è venuto naturale, anche se erano trent’anni che non ci giocavo) e combattere contro gli ORGLUBS (queste navicelle rosse). Basta solo prendere la mira e sparare.

Gli Orglubs

Prima degli Orglubs è facile imbattersi in delle specie di barili di birra con le braccia ondeggianti (barili di birra che salutano come uno scemo!) che boh, forse saranno fonte di ossigeno ed energia. Voi, nel dubbio, accoppateli.

Orbital Mission, PC128
Barile di birra che saluta come uno scemo!

Una volta (s)terminati tutti gli Orglubbi ecco la fase che più mi faceva (e mi fa) incazzare. L’atterraggio attraverso le barriere di energia. Dopo aver giocato questa fase, provo sincera empatia per Silvano Baracchi che si incazzava con Paolone in “Sette Chili in Sette Giorni”.

Coktel Vision
Messo alle strette e colpito da due caccole blu

Comunque, se questi della Coktel speravano che io non lo venissi mai a sapere … hanno con ogni evidenza fatto male i conti. Grazie all’emulatore e alla possibilità di “salvare” lo stato della partita, blasfemia dopo blasfemia, tentativo dopo tentativo sono riuscito ad atterrare sul pianeta sconosciuto! … naturalmente senza evitare di schiantarmi al suolo prima, dopo tutta la fatica! Vabbè.

Orbital Mission
Dovevo ascoltare Freud ed infilare il missile nel canyon

Bella fregatura per noi bambini italiani. Dopo l’atterraggio, avendo ben cura di centrare il buco, veniamo a sapere che .. si siamo stati “bravissimo che abbiamo atterrato” ma ora dobbiamo cercare Orbital “Sulla PIANETA OSTILE in PIANETA SCONOSCIUTA”. Ma cos? C’è un seguito dunque? E perché papà e la mamma non me l’hanno mai comprato?! Io lo volevo! Lo volevo!

Orbital Mission
Cosa è PIANETA SCONOSCIUTA?!?!

Ebbene, a quanto pare per il mercato italiano, questo seguito non è mai uscito! Dovrò quindi provare la versione francese, iniziando così una nuova categoria Dostalgica che avevo in effetti già in mente di cominciare: “La mia Prima Volta” (Giochi che non ho mai avuto)”.

Dov’è ora il mio missile?

Ignorando quelli che tra di voi avranno di certo risposto qualcosa come “Prova a guardarti tra le gambe. Scherzavo, non ce l’hai”, vi svelo il motivo che mi ha portato a scrivere di questo gioco.

Qualche tempo fa, probabilmente anni, quando ripensavo ai miei vecchi videogame, mi sono chiesto dove fosse potuto arrivare quel missile dopo tanti anni, una volta sfondato il televisore, il soffitto ed il tetto della casa, proseguendo il suo immaginario viaggio verso l’alto. Ebbene, con dalla mia parte un diploma regalato in ragioneria conseguito più di venti anni fa, compiuti di doverosi calcoli posso dirvi che ….

Orbital Mission
La schermata introduttiva di ORBITAL MISSION

Nella schermata introduttiva di Orbital Mission, si può assistere al lancio della nostra astronave. Sarà forse un caso ma la rampa di lancio con il missile al centro … sembra tanto essere un riferimento a FIL – France Image Logiciel che poi, guarda caso firmerà insieme alla Coktel il seguito di questo gioco: La Planète Inconnue. Comunque, ad operazione di sganciamento completata, il missile accenderà i motori e partirà (con molta flemma verso) l’alto. Urgono dunque calcoli che possano essere ben smentiti da ingegneri, architetti e da chiunque sia in grado di leggere le barzellette de La Settimana Enigmistica.

Orbital Mission
Chi da ragazzino non ha mai calcolato la lunghezza del proprio missile?

Il missile misura 2,61 centimetri e la distanza tra la sua punta ed il bordo superiore dello schermo è di 5,2 centimetri

Orbital Mission, PC128
Poco più di 5 centimetri di cammino per toccare il bordo dello schermo

Per percorrere questa distanza, il missile impiega 7,442 secondi, ma facciamo pure 7 secondi e mezzo. Questo vuol dire che il potente vettore si sposta ad una velocità di 0,69(3) centimetri al secondo. Approssimiamo a 0,7cm/s.

Quanto ha percorso il missile di Orbital Mission?

Il nostro missile, quindi, con i suoi 0,0252 Km/h è ben più lento di una lumaca, che raggiunge i 0,050Km/h. Con un facile calcolo, si viene a sapere che sto coso farà 604,8 metri al giorno ossia 0,6048 Chilometri. Nell’anno solare ci sono 365 giorni (vè?!), indi … il missilotto farà 220,752 Km ogni anno!

La distanza media terra/luna è di 384.400 Km così il nostro coso, per portarci sulla luna, impiegherebbe soltanto 1741 anni, 3 mesi, 3 settimane, 4 giorni, 13 ore, e 12 minuti…. per poi schiantarsi su quelle stracazzo di barriere di energia, morendo.

Ora, mettiamo che io abbia avuto questo gioco nel 1987, ad oggi, 2019, sarebbero passati 32 anni. Quel primo missile decollato al primo ‘ Run “Cass:” ‘ avrebbe percorso oggi 7.604 Km!

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2 Commenti

  • Quella della PIANETA SCONOSCIUTA? In realtà non ne ho finiti molti di giochi all’epoca … probabilmente non avrei capito si trattasse di un sequel. Forse avrei pensato che il gioco era “buggato” (senza conoscere il termine) dato che premendo ENT non avrei cercato un bel nulla! :-)

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